Belfast, muri di pace

martedì 4 settembre 2018

Belfast, muri di pace

---nelle zone dove questi quartieri confinano, ancora oggi sono presenti dei lunghi muri a dividere cattolici e protestanti, con aperture date da delle cancellate che si chiudono nelle ore notturne. Il muro più famoso, detto qui anche Peace line, è quello compreso tra Falls road e Shankill road, con i loro murales identitari e dove nelle rispettive zone confinanti si celebrano ancora oggi manifestazioni in omaggio agli eroi delle due parti. Ero arrivato a Belfast con un clima tipicamente irlandese, pioggerellina fine e costante sotto un cielo grigio di nuvole basse. La stanza mi era piaciuta da subito e all'inizio non c'era ancora nessuno. Dalla finestra si potevano vedere i cantieri navali, dove qui un tempo fu costruito il Titanic, diventato poi il souvenir da portare con sè da questa città. Appena sistemate le mie cose nella stanza, scendo al bar dell'ostello a prendere un caffè british così approfitto per vedere l'attrezzato pianterreno che comprende oltre alla reception, il bar con cucina e sala da pranzo, una mini biblioteca e una sala ricreativa. Quando ritorno trovo nella stanza Ian, un gallese di Swansea, un tipo un po strano, sembra anche parlottare da solo ma gli piace pure comunicare, così qualche chiacchiera la scambiamo, oltre ai soliti convenevoli. Arrivano anche altre persone e così la stanza da sei si completa. Scendo in centro per la cena e per il susseguente assalto ai pub, ma dopo aver mangiato qualcosa, cominciando ad aggirarmi tra le vie del centro, noto che c'è ben poca gente in giro e anche di pub stranamente non se ne vedono. Mi dirigo allora verso la zona della stazione, dove ne avevo notati un paio al momento del mio arrivo. Mi infilo dentro ad uno di essi, bel posto, si, buono per una gustosa guiness, ma l'atmosfera non è frizzante come mi aspettavo e oltretutto i baristi mi dicono che alle 23 chiuderanno e quindi poco dopo mi ritrovo di nuovo tra le vie quasi deserte.---