martedì 4 settembre 2018

Zurigo, Ginevra, Vaduz, lingue e dialetti

---E così ci arrivai al mattino presto a Vaduz, tuttavia dovevo aspettare più di un'ora per quella coincidenza, ma disponevo ora della valuta e quindi non c'era cosa migliore da farsi che un giretto nella cittadina-nazione stretta tra verdi montagne e favorire di un buon cappuccino caldo mattutino. Entrai in un Caffè, presi il cappuccino, mi sedetti e detti un'occhiata curiosa alle banconote appena ricevute: riportavano le scritte in egual misura del loro valore in quattro lingue, quelle ufficiali svizzere. Il Tedesco con quasi il 70% è la lingua più diffusa del paese, poi segue il Francese con più del 20%, l'Italiano è circa un 7% e poi oltre a un miscuglio di lingue di immigrazione, la quarta lingua ufficiale, tanto da venir riconosciuta anche su queste banconote è il Romancio parlato però solo dallo 0,5% della popolazione. Davvero ammirevole, come gli elvetici considerino il Romancio, che è stata costituita lingua piuttosto recentemente dall'unione di dialetti ladini del cantone dei Grigioni, al pari delle altre tre lingue molto più diffuse. Che poi il Romancio sarebbe anche l'unica lingua autoctona riconosciuta, che sia parlata solo dentro il territorio svizzero. La particolarità di avere queste tre lingue ufficiali molto diffuse e una lingua ufficiale minoritaria, mi fa pensare alla Svizzera come a una piccola Europa. Anche se almeno politicamente dall'Europa se ne sono sempre voluti stare fuori. Uscii dal bar e dopo aver fatto quattro passi salii sull'autobus che era già arrivato alla fermata.---
Vaduz-Cattedrale

Zurigo-Centro


Domat Ems-Paesaggio dei Grigioni
Domat Ems-Interno locali
Ginevra-Il lago

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